giovedì 22 ottobre 2009

Corso pre-parto, 2 di 7... anzi, 2 di 8

Già perché il corso doveva essere fatto di 7 incontri, ma ne salterà uno perché l'ostetrica Francesca giovedì prossimo non può venire. Quindi faremo 6 incontri (saltiamo l'ultimo, di riassunto e saluti).
Però, ci sono altri due incontri bonus, uno con il neo-natologo e uno con l'anestesista, che sono facoltativi, ma io li farò comunque, quindi torniamo a 8 incontri.
Voilà, svelato il mistero :)

Allora, oggi abbiamo parlato di allattamento (oltre ad altre cose sparse come succede sempre quando si mettono 12 donne nella stessa stanza...)

Cos'ho imparato oggi:
- l'allattamento è una scelta individuale. se una donna, per motivi personali non se la sente o si sente a disagio, meglio che lasci perdere e passi all'artificiale o alla combinazione tiralatte+biberon. Il bambino ha un legame sensoriale fortissimo e diretto con la madre, sente il disagio e quindi è meglio allattare con il biberon con serenità, che fargli percepire una sensazione negativa.
- l'allattamento soddisfa due bisogni primari del bambino: nutrizionale e affettivo. L'attaccamento al seno è per il bambino una coccola, un rilassamento, un contatto sensoriale privilegiato con la mamma, gli serve a combattere la paura o l'ansia, lo calma se ha coliche al pancino ecc ecc ecc
- il latte materno è in assoluto l'alimento più adatto ad un neonato. Non c'è niente che lo equivalga.
- il latte viene fuori se il seno è stimolato (con la suzione) dopo 3/5 giorni dal parto: prima è solo colostro, che è importante comunque perché ricco di anticorpi per il bambino.
- meno allattate e meno latte avrete, e viceversa. E' importante lasciare che sia il bambino a tirare il latte con i suoi tempi, perché serve anche per regolare la produzione di latte alle sue effettive necessità.
- se il bambino fa male mentre allatta, vuol dire che è attaccato male, se è attaccato bene, non fa mai male (e non vengono le ragadi).
- per i primi 30/40 giorni, sarebbe meglio non usare né biberon né ciuccio. Il bambino si abitua a mordere anziché succhiare e ad afferrare male la tettarella (poi vengono le ragadi...).
- la montata lattea può essere dolorosa, dopo qualche giorno si assesta e passa anche l'arrossamento. Non usare il tiralatte durante la montata, se no si continua a stimolare il seno per una produzione eccessiva.
- Cambiare ogni tanto la direzione di "attacco" del bambino, serve a svuotare bene il seno e prevenire l'ingorgo.
- Attaccare il bambino a richiesta: il latte cambia mentre esce, prima è acqua, poi zucchero, poi grasso. Può darsi che il bambino tiri solo qualche sorsata perchè ha sete, ma va bene così. Il neonato si autoregola, se mangia abbastanza si vede dalla pipì e dalla cacca che fa: se sono almeno sei pipì e due cacche al giorno, è più che sufficiente (se ne fa più, tanto meglio).
- pesata una volta a settimana, il bimbo deve crescere 150/200 gr a settimana.
- durata ottimale dell'allattamento: minimo 3 mesi, per il passaggio degli anticorpi dalla mamma al bimbo. Già buono 6 mesi, perché dopo inizia lo svezzamento (prima non serve niente altro che il latte; acqua o tisane sono superflue, se non dannose perchè abituano il bambino al biberon). Ottimale: almeno un anno, così si evita il latte artificiale (dai 12 mesi può prendere il latte vaccino).
- durante l'allattamento non ci sono limitazioni particolari alla dieta: no fumo/superalcolici/droghe, non esagerare con i cibi irritanti (salame/ cioccolata/ vino/ caffè/coca...), non c'è rischio toxoplasma, non ci sono cibi in assoluto che diano coliche al bimbo (ogni mamma si regola con le reazioni individuali), bere molta acqua (il latte materno è fatto al 75% di acqua).

Bene, per oggi è tutto, vado a ripassare le posizioni di allattamento...

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