lunedì 20 dicembre 2010

e come ogni lunedì...

...il cucciolo sta benissimo, l'ho portato stamattina dalla pediatra che mi ha garantito una perfetta e completa guarigione. Ora è al nido, a selezionare con cura i virus per il prossimo venerdì.

Io sono devastata dal mal di schiena e dalla gastrite virale. E ho anche il raffreddore.

PapAngelo temo che, al prossimo week end di malattia congiunta mamma-bimbo, andrà a comprare le sigarette e sparirà per 6 mesi. Minimo.

And so this is Christmas...

venerdì 17 dicembre 2010

mai prima di venerdì!

Il cucciolo è un ragazzino giudizioso. Sa che la mamma lavora e non può stare a casa. Sa che l'asilo è importante perché impara tante cose. Sa che in questa fase di ristrettezze non si possono sprecare soldi a far salire la nonna dalla romagna in vano.

E' per questo che si ammala SEMPRE di venerdì. Ogni venerdì. Solo di venerdì. Da settimane, ormai. Sta ammalato tutto il week end. Lunedì, guarito e fresco come una rosa, torna all'asilo. Mentre la mamma e il papà, stravolti dalle fatiche della malattia del week end e, spesso, anche contagiati dal virus, tentano di trascinarsi in ufficio. Dove potranno riprendersi con comodo, in attesa del prossimo virus del venerdì.

Buon week end a tutti.

giovedì 16 dicembre 2010

Google translator da Cucciolese a Italiano

Il cucciolo ha cominciato a parlare. Laddove per parlare si intende la corrispondenza tra un suono e un concetto o oggetto.

Ecco, il cucciolo parla in due parole. Non è un modo di dire, parla veramente in due parole: mamma e pappa. No, non papà, pappa.

Con la prima parola generalmente indica i familiari (mamma, papà, ma anche nonna all'occorrenza o le persone in generale), i concetti di luogo (dove sei? mi prendi in braccio? voglio uscire di qui! ecc...) e di modo (cos'è questo? cosa succede? cosa fai?).
Con la seconda parola generalmente indica gli oggetti (cibo, giocattoli, cibo, biberon, cibo, stoviglie, cibo, arredi, cibo... la componente alimentare è prevalente nei suoi interessi comunicativi) e i concetti di tempo (quando usciamo? quando si mangia? quando giochi con me? quando mi metti nella vasca?...).

Mamma pensiero: in italiano esistono circa 140mila parole (fonte Yahoo Answers). Siamo sicuri che servano tutte?

giovedì 9 dicembre 2010

facciamo finta di niente?

Ho nicchiato. Tentennato. Svicolato. Soprasseduto. Rimandato. Ma oltre non si poteva aspettare...

...e così, ieri sera io e PapAngelo (che btw è a casa malato) abbiamo deciso che si, la festa del primo compleanno del Cucciolo, la facciamo.

Ora cominciano con ordine:
1. il toto-data: drammatico trovare un sabato pomeriggio papabile per un cucciolo nato vicino al Natale. Questo sabato? Troppo presto, come fanno le altre mamme a organizzarsi? Quello dopo? Mah, il sabato prima di Natale, avranno tutti da fare. Il successivo? E' Natale.
2. il toto-invitati: i compagni del nido? Li vede già tutti i giorni. E poi nessuno ci ha invitato alla loro festa. I figli degli amici? In età papabile ci sono i 2 figli della amica E. e i due figli della amica B. Che però son famosi per essere sempre ammalati. Poi c'è la piccola E. Poi.... il nulla. Si può fare una di compleanno in 5? Ci sarebbero i compagnetti del corso massaggi, che non vede da 8 mesi. Oppure Checcottino e i bimbi della associazione per la famiglia, che non sentiamo da luglio. Ehm...
3. il toto-posto: affittiamo il nido? Ci va già tutti i giorni... e proprio venerdì c'è la festa di Natale. Affittiamo la sala della associazione? Senza dire niente ai bimbi dell'associazione non si può. Ma poi, affittiamo una sala per 3/5 bambini? Meglio in casa. Ma in casa in cameretta o allestisco la sala? E se poi mi disfano casa? Forse son ancora troppo piccoli. O forse no?
4. il toto-menu: faccio qualcosa io? Si, come no, e quando ho il tempo... Passo in pasticceria, focaccine o salatini? Pizzette? E se qualcuno è allergico? Patatine... no, porcherie no. E la torta? Frutta? o meglio dei biscottini? Wafer? Bibite gassate o solo succhi di frutta?

Did I crumble. Did I'd lay down and die?
Oh no, not I. I will survive.
Oh as long as I know how to love
I know I'll stay alive;
I've got all my life to live, I've got all my love to give
And I'll survive, I will survive.
Hey, hey.

sabato 13 novembre 2010

per non farci mancare nulla...

Il cucciolo è malato. Ma non malato tipo 38 di febbre per un paio di giorni e un po' di cagotto (si può dire cagotto in un mamma blog?), noooo, il cucciolo si è ammalato sul serio.

Gastroenterite virale, con affezione delle vie respiratorie.



Che tradotto dal medichese vuol dire: febbre abbondantemente sopra il 39, sonnolenza, coccolite, cagotto (poteva mancare?) ottimo e abbondante, vomito a spruzzo (sui cuscini del divano, ndm), moccico al naso, tosse grassa, bronchitina.
Ma
ciò che è veramente grave, per il cucciolo, inappetenza!

Il tutto per circa 72 ore (durante le quali non sto a dirvi quante ne ho tentate, sotto il comando della pediatra, per cercare di farlo riprendere), finché è giunto l'ordine: basta, fatelo vedere in pronto soccorso.

E così, in mezzo al traffico dei villici che il venerdì sera vanno a gozzovigliare in città, si poteva vedere la micromacchina turchese di mammagioia che puntava dritto verso il S.Raffaele, ospedale noto per ben più loschi frequentant, ma anche unico polo pediatrico decente vicino alla Cascina.

Il cucciolo è stato palpato, auscultato, bucato, prelievato, analizzato e financo flebato. Dopo due ore il responso degli esami: è gastroenterite eccetera. E ce lo sapevamo. Lo tratteniamo in osservazione per un paio di giorni. Argh...

Ragazzi, una notte tra lo gnomo-letto e la poltrona-brandina è uno sballo per la schiena!

Ora comincia il toto-dimissioni.
Mammagioia, in quanto ottimista, spera per domani.
Papangelo, più realista del re, punta su domenica. La prossima.
Si accettano puntate fino alla mezzanotte di oggi, in palio una confezione di guanti in lattice e una di mascherine per stanze in isolamento.

domenica 7 novembre 2010

Di gite e di mieli

Ieri io, papAngelo e il cucciolo siamo andati a trovare i Campagnoli.

Già in autostrada, mentre puntavamo dritto verso il cuore dell'alto Monferrato, tirava aria di gita... il meraviglioso clima padano di novembre (nebbia, umidità e freddo tagliente) ci ha accompagnato per tutta la strada attraverso gli acquitrinosi campi, su cui si stagliavano le snelle figure degli aironi bianchi, dei corvi neri e, qua e là, di qualche falchetto curioso che fissava le macchine scorrere via.
Come sono poetica... :-)

Appuntamento con TaoMamma&Co. al mercato di Nubeb! Dopo una passeggiata con sosta focaccia attraverso il centro storico, animato dagli schiamazzi delle bancarelle e dal via vai di gente del sabato mattina, ci siamo rifugiati in una piccola osteria a gestione familiare, dove abbiamo mangiato benissimo spendendo l'equivalente di una insalata+acqua+dessert+caffè in un qualsiasi bar del centro a Milano.

Satolli e soddisfatti, con un cucciolo e un topolo che si studiavano a distanza, siamo andati a casa dei Campagnoli. Wow, che bella! E nemmeno così lontana dal centro abitato come sospettavamo.

Il cucciolo si è infatuato subito di questo topolo così autonomo, che sale e scende i gradini, si dondola alle catenelle fuori dalle chiese, mangia da solo (da-so-lo!) le stesse cose dei grandi, dice "mamma", guarda la tv seduto sul divano e ha una cameretta favolosa con tanti giochi nuovi e diversi dai suoi. E poi, ha anche una splendida lampada con le nuvolette...

Dopo la merenda degli gnomi in cucina, dopo aver barattato 3 barattoli di marmellata fatta in casa con 2 barattoloni da un litro di miele! e dopo una entusiasta serie di ciaociao con la mano del topolo (che il cucciolo osservava rapito) ci siamo rimessi in viaggio verso la cascina. Con un cucciolo visibilmente soddisfatto che se l'è ronfata tutta, accoccolato nel suo seggiolino gruppo 1.

E qui, l'innocente ottimismo di una madre... credevo che il cucciolo, stanco e soddisfatto per la gita, avrebbe cenato senza fare storie, bagnetto tranquillo e tanta tanta nanna...
Invece il cucciolo aveva recepito quanto di più non si poteva recepire dal contatto ravvicinato con un topolo maggiore: io mangio da solo! io guardo la tv da solo! io bevo il latte da solo! io dormo da solo! (e solo quando lo decido io!) E così, all'alba delle 22.45, dopo aver traslato un cucciolo letteralmente svenuto dal divano al suo lettino, mammagioia asciugava il latte dal pavimento/tavolino/letto in cameretta, mentre papangelo scrostava diverse cucchiaiate di pastina al pomodoro dal seggiolone/tavolo/pavimento della cucina.

Valutazione generale della gita: piacevole, rilassante e divertente.
Valutazione generale dei Campagnoli: fantastica famiglia, fantastica location, fantastico progetto di vita.
Ah, il miele è ottimo! Grazie di tutto :-)

venerdì 5 novembre 2010

Francesco pensiero: la pappa

La pappa era buona. Prima. Adesso sa sempre della stessa cosa: pappa. Con varianti su carne, pesce, formaggio... ma alla fine sempre pappa è.

Mamma e papà non mangiano la pappa. La mamma la chiama pappa, ma non è pappa. Sono cose diverse, con sapori vari e si mescolano in bocca. A volte me ne da un po', e mi piace un sacco provare. Ieri sera, per esempio, ho urlato un sacco e finalmente la mamma ha messo via la pappa e mi ha dato le verdure passate e il formaggio fresco con il cucchiaino e un bel panino!

Ho già i miei gusti!
Mi piace molto la pasta: bucatini all'amatriciana, penne al ragù di cinghiale, tagliolini con i fiori di zucca. Ho provato anche gli spaghetti di soia, e sono proprio buoni.
Mi piace anche la pizza, la mamma mi da il bordo cicciottello da masticare. Il riso non sa di molto, ma non mi dispiace.
Poi ho provato la carne, ma non è che mi faccia impazzire, è impegnativa da mandare giù, anche se la mamma la taglia finefinefine. A parte il pollo al limone, quello è uno sballo.
Le verdure insomma... le zucchine sono buone, i pomodori sono un po' asprini, mi piacciono le patate lessate, le verdure crude invece (sedano, finocchio, carota...) mi son venute a noia...
Il pane mi fa sballare, mi piace un sacco. Meglio di tutti i panini al latte, ma va bene tutto, anche le croste da rosicchiare.
Di formaggio mangio più o meno tutto, preferisco quelli freschi, la crescenza per esempio o lo squacquerone. Quelli stagionati sono impegnativi, si appiccicano ai miei 6 denti e non riesco a mandarli giù.
Il pesce... mah, non è che mi convinca molto, eh?
Il tuorlo d'uovo invece si, che mi piace. E anche tanto.
Poi c'è la frutta: in generale la preferisco grattugiata, ma anche a pezzi... la mela o la pera si mangiano volentieri. Tranne le banane, quelle non le voglio e non le vorrò mai!

mercoledì 3 novembre 2010

di cuccioli e di fiere

Oggi son stata allo IAB Forum tutto il giorno professionalmente utile. Ovvero fino alle 15.30.

Ho assistito a una serie di speech interessanti. Altri meno, ma tant'è...
Ho incontrato persone che non vedevo da prima della maternità.
Ho ripreso contatti.
Ho stretto mani.
Ho dispensato sinceri sorrisi.

Oggi non ho smesso per un attimo di sentire la mancanza del mio cucciolo. E il mal di schiena si rifà sentire. Speriamo bene per domani.

sabato 30 ottobre 2010

di rave e di fave... ovvero: dialoghi surreali con il medico di famiglia.

Ho avuto una settimana un po' impegnativa.
Lunedì scorso, dopo una già pesantissima settimana romagnola con mia madre, rientro in ufficio. Tosse. Raffreddore. Male alle ossa. Dolori cervicali. Febbre. Esco dall'ufficio all'ora di pranzo e mi trascino a casa in stato catatonico.
Papangelo ritira il cucciolo al nido che quando mi vede si mette a piangere.
Alle 18 mi trascino dalla dottora che, come al solito, mi riceve alle 18.45.

Dottora: "Chiaramente c'è un'infezione, settimana scorsa stava male il cucciolo e adesso lei. Normalissimo. Si deve curare. A casa fino a venerdì. Le darei dell'aerosol, ma non si può, lei allatta. Ci sarebbe anche questo sciroppo, ma niente, lei allatta. C'è poco da fare, se allatta può solo prendere il paracetamolo, facciamo una compressa da 500 ogni 6 ore. Non farà molto, ma almeno l'aiuta a dormire."
MammaGioia: "Va bene, senta le ho portato anche i risultati delle indagini alla schiena, per quelle continue infiammazioni alla sciatica."
D: "Vediamo questi esami che ha fatto... eh no, guardi qua, un disastro, così giovane già così conciata. Insomma, passi la distrusione, passi l'ernia, passi la schisi, passi il sacro acuto, ma insomma... un principio di artrosi alla sua età non è mica una bella cosa."
MMG: "Ok dottora, e quindi che faccio?"
D: "Ma niente, ovvio! Lei allatta."
MMG: "Beh, però, scusi, l'ortopedico mi aveva detto che se era solo una distrusione potevo aspettare un paio di mesi per interrompere l'allattamento, ma qua mi sembra che il quadro sia un po' più impegnativo..."
D: "Ah, se è per quello, il quadro è un vero disastro. Ma lei potrebbe smettere di allattare? Cos'ha detto la pediatra?"
MMG: "Dice che possiamo passare al latte di mucca anche subito. Tanto più che ho un'infiammazione a sinistra e mi fa un male cane quando il cucciolo si attacca."
D: "Perfetto!"
MMG: "Ok, quindi cosa faccio?"
D: "Quello che vuole. Vuole smettere di allattare?"
MMG: "...si?"
D: "Perfetto. Smetta."
MMG: "Si, ma per la schiena, la schisi, la distrusione, l'ernia... l'artrosi..."
D: "Mah, che vuol fare? La schisi è congenita, non si fa niente. Distrusione e ernia non si operano più, al massimo se le fanno male la mando dal fisiatra e poi dal fisioterapista. Per l'artrosi non c'è niente da fare, è una degenerazione progressiva... se avesse fatto un po' più di sport, forse... provi con il nuoto."
MMG: "Mi scusi, ma per fare fisioterapia e nuoto serve smettere di allattare?"
D: "Certo che no!"
MMG: "E allora perchè dovrei smettere di allattare?"
D: "Beh, l'ha detto lei che vuole smettere."
MMG: "Si, smetto se serve per curare la schiena... se devo fare terapie di cortisone..."
D: "Ah, deve fare il cortisone?"
MMG: "...l'ortopedico ha detto che se era l'unico modo per sfiammare i dischi. Lei che ne pensa?"
D: "Eh, difficile a dirsi. Poi io non è che trascrivo così quello che le scrive l'ortopedico. Al massimo se vuole la mando dal fisiatra e decide lui. Vuole?"
MMG: "Beh, si, andrei..."
D: "Brava, ottima scelta! Così le spiega anche che movimenti può fare per non infiammare di nuovo le sue distrusioni e la sua ernia."
MMG: "E per l'allattamento? Io smetterei comunque, visto che ho anche questo problema al seno sinistro... e poi potrei curarmi questa infezione tra tosse e raffreddore..."
D: "Beh, decida lei."

Non ho urlato. Ho salutato cortesemente, sono uscita, sono andata a casa.
Martedì e mercoledì mi sono curata con il paracetamolo, il latte caldo con il miele, i fumenti all'eucalipto.
Giovedì mattina mi è arrivata una mazzata tra capo e collo.
Venerdì mia sorella mi ha fatto litigare al telefono per mezz'ora con uno spedizioniere cubano.
Nel frattempo il cucciolo ha cominciato con il latte di mucca, ha scoperto che gli piace un sacco e dopo tre giorni non cerca quasi più il mio seno. Il quale mio seno si sta progressivamente abituando a non essere più svuotato e, se tutto procede, dovrebbe sgonfiarsi entro qualche giorno e tornare alla originaria taglia "inesistente". Almeno spero, perché per come è andata la settimana, potrebbe optare per la taglia "calzino bagnato appeso al sole". E allora si, che sono cavoli...

Buon week end?


domenica 10 ottobre 2010

Francesco pensiero: il nido

Il nido mi piace. E' divertente. Ci sono giocattoli, tanti giocattoli. C'è la dada Francesca che mi fa le coccole e la dada Sara che mi canta le canzoni. La dada Sara piace a tutti i papà, si vede che canta davvero molto bene. E poi c'è la dada Maggie, che legge sempre le favole.

Poi ci sono un sacco di bambini e bambine. Fabio e Niccolò della sezione degli gnomi vengono spesso a giocare con me e mi aiutano a staccare la foto quando vado a casa. Giorgia è nella mia sezione, quella dei folletti, e mi piace molto perchè è piccola e quando dormo posso stringerla e ciucciarla al posto dell'amico orsetto. Francesco M. è mio amico, ogni tanto ci vediamo anche fuori dall'asilo e giochiamo assieme. Lui ha due mesi in più e sa già fare un sacco di cose e mangia anche la frutta da solo. Quando sarò grande, fra due mesi, voglio mangiare anche io la frutta da solo come lui.

Al nido ci danno anche spesso da mangiare: fruttina, pappa, yoghurt... e prima di andare a casa facciamo anche la merenda con il pane, che a me piace un sacco masticare il cantuccio.

A me piace davvero andare al nido. Quando la mamma mi porta al mattino sono abbastanza contento. Però... se rimanesse a giocare con me, invece di andare a lavorare, sarebbe ancora più meglio.

lunedì 4 ottobre 2010

Sognando il mare


Rimini
Inserito originariamente da dottorgioia
Sono tornata al lavoro. Noiosissimo lunedì di... boh. Non so ancora cosa farò.

Ho lasciato un cucciolo urlante tra le braccia della dada Francesca. Ho preso un passante ferroviario lurido da prendere i pidocchi. Mi trovo in un ufficio gelido, e non mi riferisco al riscaldamento.
Leggo la mail: mi scrive il mktg di google, per un pitch. Chissà se lo faranno fare a me... probabilmente no. Pessimismo del lunedì in azione.

Per fortuna, Yoox mi ha consegnato il pacco.

Ma non riesco a smettere di pensare al mare.

mercoledì 29 settembre 2010

back to work

Ricomincio a lavorare di mercoledì. 4 ore. Poi 6 ore giovedì. Venerdì c'è sciopero dei mezzi. Poi il w-e.
Inserimento graduale, come al nido.

Stamattina prendo il treno, puntualissimo. Cominciamo bene! Poi la metro è bloccata. Ah, ecco, mi pareva...

Compro la focaccia da sgranocchiare durante il lavoro. Alle 13.30 esco, vado a prendere la nonna in stazione. Poi vado a casa. Stasera seconda uscita a due con papAngelo dalla nascita del cucciolo.

Welcome to the wonderful Land of Oz.

martedì 21 settembre 2010

cucciolo evolution

Il cucciolo evolve.

Due giorni prima del nido ha fatto il suo primo sculettante gattonamento. Adesso fila via come una saetta. Si arrampica ovunque per tirarsi in piedi. Bordeggia da un capo all'altro di qualunque muro/mobile/tenda di casa. Si impunta per farsi sorreggere con due dita e comincia a correre in direzioni varie ed eventuali.

Smonta giochi, apre cassetti, vuota scatole, rovescia cestini. Ma con metodo... E' anche il più veloce afferratore di cellulari/cordless/telecomandi che si sia mai visto in casa.

Ha 5 denti: due incisivi inferiori spuntati a fine luglio, un incisivo laterale superiore spuntato due settimane fa e altri due incisivi superiori in fase di spuntatura. O spuntamento... cmq, con questa acuminata dotazione, sgranocchia ferocemente cantucci di pane, biscotti, tagliolini di mela, cubi di legno colorati e, se riesce a prenderle, le infradito della mamma.

Parlare, però, non se ne parla. Ha fatto una prova generale di lallazione (mhmhaemhaemhae) durante un picco di febbre e malessere (maledetti incisivi superiori...), ma poi il nulla assoluto. Continua a comunicare con vocali e finti colpi di tosse. E va beh... anzi, "hehee ohoo".

e se invece...?

Sono una brava mamma? Continuo a chiedermelo. Cerco di fare di tutto per esserlo. Cerco di rendere la vita del cucciolo il più felice possibile. Cerco di stimolarlo a fare nuove scoperte. Cerco di aiutarlo a sviluppare le proprie attitudini. Da manuale.

Papangelo dice che sì, sono una brava mamma. Ed io gli credo, perché Papangelo è un ottimo osservatore.

Il cucciolo va al nido. So che mentre lo lascio piange, ma dopo poco la dada Francesca lo coccola e lo consola. O lo distrae con un giocattolo... il risultato è lo stesso. So che durante il giorno gli manco tantissimo e mi cerca spesso. So che a volte scoppia a piangere da solo, ma la dada Francesca lo consola di nuovo e smette. So che non socializza con gli altri bambini, che è continuamente distratto dai giochi e dai giocattoli, che è circondato da stimoli visivi e uditivi per non pensare alla mamma. Eppure...

Eppure non ho la benché minima traccia di un senso di colpa. Anzi, per me sapere che non è in casa e che fino alle 4 di oggi pomeriggio posso rilassarmi e fare quello che voglio, è una gran liberazione. Ma grande grande grande. Un senso di libertà che mi fa venire voglia di ridere da sola, mentre sorseggio una tisana o mangio una pesca.

So che lui soffre (almeno un po') e fa un po' male anche a me, quando lo lascio. Eppure non riesco a non essere entusiasta del mio tempo ritrovato. Sono una madre degenere? Forse, non so. Forse però no.

giovedì 2 settembre 2010

qualcuno volò sul nido del cucciolo

Lunedì il cucciolo comincia il nido. Stasera siamo andati a conoscere le dade, a rivedere le sezioni, i giochi, a parlare dell'approccio educativo, delle abitudini del cucciolo, eccetera. Tutto molto bello. Davvero.

Il nido è la scelta migliore per il cucciolo. Molto più stimolante che stare con una tata o sempre con me. Lui poi adora stare con gli altri bambini, giocarci, toccarli, ciucciarli... Il nido è una benedizione anche per me, che ricomincerò ad avere una vita autonoma (o quasi). Potrò finalmente aver cura di me... banalmente una manicure, una messa in piega, un massaggio. Leggere, fare commissioni in autonomia, cucinare cose che non vanno frullate. Potrei anche ricominciare a fare le crostate, una volta ogni tanto. Il nido è una benedizione. Viva il nido. Viva il nido. Viva il nido.

Me lo ripeto ogni giorno. E ci credo veramente.
Ma già so che sarà durissimo mollare il cucciolo lì, che mi guarderà con gli occhioni da megalo-cornea lacrimando. O forse sarò io a guardarlo con il cuore piccolo piccolo mentre gattonerà felice verso i giocattoli della sua sezione.

Sarà durissimo. Mi sbranerà il cuore. E' la cosa migliore. Sono felice.

venerdì 13 agosto 2010

Nanna? What's nanna?

Oh allora, adesso mi dovete spiegare cos'è successo il 10 agosto. E non parlo di poesie o stelle cadenti... ma di un'inspiegabile cambiamento nei ritmi della nanna del cucciolo, che da allora non fa più una notte che sia una di sonno come si deve (e come faceva fino al 9 agosto).

Questi gli avvenimenti della fatidica notte: svegliata da grida beluine dopo le consuete quattro ore dalla messa a nanna, mi fiondo in cameretta, convinta di trovarlo avvinghiato tra le spire di un boa constrictor... niente serpenti, lo allatto. Finisce la poppata, si appisola e via nel lettino.
Giusto il tempo di fare plinplin e un altro grido squarcia l'aria. Torno in cameretta, riattacco il cucciolo al seno, riprende la poppata. 5 minuti e non si stacca. 10 minuti e non si stacca. 15 minuti... e mi appisolo io. Dopo mezz'ora mi sveglio, il cucciolo ronfa sonoramente al mio fianco. Pian piano lo rimetto nel lettino, rifaccio plinplin, un bel sorso d'acqua e torno nel mio letto.
Altra mezz'ora e riparte l'allarme antiaereo, torno in cameretta, verifico che stia bene: febbre no, pancino duro no, lividi su braccia o gambe no. Ok, fuori il tito, avanti il cucciolo. 10 minuti dopo dorme di nuovo, ma questa volta ha usato la presa del koala mannaro sulla mia gamba destra, praticamente impossibile sganciarsi. Attendo e... mi appisolo. Dopo un'oretta scarsa un violento tirone mi sveglia, il cucciolo si è riattaccato al self service rimasto aperto. Aspetto che finisca, ronf ronf e via nel lettino. Sono ormai le 3 e mezza e, con il felpato passo di un cosacco farcito di vodka, torno a letto.
20 minuti d'orologio e suonano di nuovo le campane della festa. Fisso con odio profondo la maledetta radiolina sul comodino. Sorso d'acqua, plinplin e torno in cameretta ringraziando in cuor mio la buona sorte che ha mandato in vacanza tutti i vicini contemporaneamente. A questo punto mi arrendo: sono le 4, crollo nel letto in cameretta, con il cucciolo attorcigliatomisi come un'edera.
Al mattino, un papangelo visibilmente perplesso entrerà in cerca di notizie...

domenica 1 agosto 2010

cucciolo travel: mamma, ma quando ci fermiamo?

Il cucciolo si è sparato un'overdose di km negli ultimi tre giorni.

Giovedì mattina: andiamo a Forlì, dalla zia Goghi, con tappa a Meldola per farci dare le chiavi di casa. Poi pappa, nanna, arriva la zia e di nuovo in macchina alla coop e poi dal falegname della zia. Poi cena, bagnetto, nanna.

Venerdì mattina: partenza per Milano Marittima a trovare la nonna, mollo il cucciolo per le mie commissioni riminesi, lo recupero all'ora di pranzo, pappa, pomeriggio in spiaggia, poi si torna a Forlì, cena e poi via per Modigliana. Nanna.

Sabato mattina: un cucciolo visibilmente contrariato mi fissa torvo dalle sbarre del lettino nella mia cameretta d'infanzia.

"Mamma, adesso basta, ho il culetto a forma di isofix e son tre giorni che non giochiamo io e te. Se ti vedo prendere in mano la chiave della macchina, urlo finché la casa della nonna non perde tutte le tegole dal tetto!"

venerdì 16 luglio 2010

Chissà come te la godi, eh?

Oh allora, voglio lanciare un mamma-sondaggio: quante di noi si son sentite dire almeno una volta, da un amico, un parente, un collega ecc. ecc. la fatidica frase "chissà come te la godi a casa in maternità! "
Tutte? Benissimo, fine del sondaggio.

Ora, caro amico/parente/collega/ecc che sicuramente non hai mai trascorso più di un'ora in compagnia di un essere umano che abbia meno di 12 mesi, vorrei chiarirti un paio di cose:

1) godersela, a casa mia, vuol dire avere un sacco di tempo a disposizione, per poter leggere un libro in poltrona, farsi un pedicure, riguardare tutta la prima serie di Grey's Anatomy, fare shopping, tingersi i capelli o semplicemente starsene sdraiati in giardino a guardar crescere l'erba.

2) con un cucciolo di razza tranquilla, come il nostro, il tempo libero a disposizione è di circa mezz'ora al giorno, solitamente impiegata per esigenze fisiologiche, quali la cacca o la doccia. Se sei veloce, anche entrambe. Con un cucciolo di razza impegnativa... brutta storia.

3) il tempo dedicato al cucciolo, si compone al 50% di funzionalità contingenti, quali lavarlo, cambiarlo, nutrirlo, addormentarlo, rilavarlo, ricambiarlo... , al 40% di azioni derivate, quali lavatrici, lavastoviglie, cucina, spesa, pediatra, farmacia, ecc... e per il restante 10% del tempo si gioca con lui, gli si legge un libro, si va in altalena o in piscina.

4) L'ultima volta che ho fatto shopping, ho comprato un costume al decathlon, senza provarlo perché il passeggino non entrava nello spogliatoio. Chiaramente era la taglia sbagliata. Non ricordo in quale mese sono stata dall'estetista, ma son quasi sicura che ci fosse la neve. L'ultima volta che ho guardato la tv al pomeriggio, la tata Lucia aveva ancora tutti i capelli neri. E no, il librotto illustrato degli orsi del bosco non è la mia lettura preferita.

Infine, caro amico/parente/collega/ecc, sono indecisa se augurarti un prossimo impiego in miniera o farti fare da baby sitter al cucciolo il prossimo sabato. Sei fortunato, voglio bene al cucciolo e scelgo la miniera... almeno dopo 8 ore sei libero. Chissà come te la godi dopo a casa, eh?

venerdì 2 luglio 2010

Francesco pensiero: la pappa.

Giorno 1.
Francesco: "mmmh... mamma, sia chiaro, la assaggio tanto per farti contenta."

Giorno 2.
Francesco: "ok, ho capito, oggi la mangio tutta, così la facciamo finita, va bene?"

Giorno 3.
Francesco: "oh, mamma, ci sei o ci fai? Tira via sta roba ed esci il tito, che ho fame!"

mercoledì 9 giugno 2010

E' aperto lo spazio Tra Mamme

Dall'associazione Dal Faro di Segrate (MI) ricevo e volentieri segnalo:

È aperto lo spazio Tra Mamme

Vogliamo coccolare mamme, papà, nonni, tate e bambini 0-3 anni con uno spazio aperto all'incontro, al confronto, al relax, al gioco.

"Tra Mamme" è un'occasione da cogliere il giovedì mattina dalle 10:30 alle 12:30. 

Inviare mail per maggiori informazioni.

Associazione DAL FARO
Esperienze per crescere tra emozioni e pensieri...

lunedì 7 giugno 2010

mi chiamo Gioia e sono una mamma. tutti insieme... ciao Gioia.

Le mamme non sono umani, fanno razza a parte. Reiette, emarginate, incapaci di affrontare una conversazione che esuli dai concetti elementari della maternità: pappa, cacca, nanna.
Per il resto del mondo risultano più noiose delle lezioni notturne di analisi 2 su RaiSat.

Eppure soffrono, povere care, incapaci di uscire dal tunnel e così inesorabilmente sole. Non importa quanti papà/nonni/zie/tate/ecc... abbiano intorno. Nessuno può capire cosa prova una mamma, quel senso di impotenza e inadeguatezza di fronte ai piccoli tiranni, nessuno può lenire la sua dolorosa solitudine.

Nessuno... a parte un'altra mamma.

Ed ecco che, in un mondo dominato dalla diffidenza, dove ci han insegnato fin da piccoli a non fidarci degli sconosciuti, le mamme non solo non diffidano, ma addirittura si cercano, si inseguono tra la folla.Bramosamente.

Prima sono timidi approcci: quanti mesi ha? Quanto pesa? Come si chiama? Ma voi lasciate a due mamme un numero sufficiente di occasioni d'incontro (3) e un tempo di conversazione sufficientemente lungo (20') e le vedrete trasformate: da raminghe solitarie in garrule dispensatrici di consigli ed aneddoti.

Salva una mamma, mandala in giro. Tornerà a casa rifiorita.

domenica 6 giugno 2010

a volte ritornano... dalla spiaggia

Glossario minimo per acquisire popolarità tra gli ombrelloni e lungo la passerella.

Cucciolo: grandi occhi da bambi fissi sul bambino di turno.
MammaGioia: snocciolamento di una frase di circostanza.

Elenco frasi di circostanza:

Per mamme di bambine con occhi azzurri: oh signora, ma sua figlia ha negli occhi un angolo di cielo.

Per mamme di bambine con occhi non azzurri: ma che begli occhioni, e che sguardo vispo, sembra più grande di X mesi, gliene davo almeno X+3!

Per mamme di bambini: ma com'è grande, dimostra di più. Quanto pesava quando è nato? Apperò, un bel bimbo! Complimenti!

Per nonne di bambine: si dice che tutti i bambini sono belli, ma questa bimba ha un sorriso che incanta.

Per nonne di bambini: si dice che tutti i bambini sono belli, ma questo bimbo è stupendo. Ha i suoi stessi occhi/bocca/profilo...

Per padri/nonni di bambine: ma che bella pricipessa, e come le è affezionata. Si sta bene con papà/nonno, vero signorina?

Per padri/nonni di bambini: ciao campione, come siamo grandi! Sai già correre/giocare a palla/stare seduto/fare i castelli... ?

Prima di andarsene chiedere sempre prima l'età, poi il nome. Segnare subito in agenda per i saluti successivi.

Dopo una settimana, se non avete ceduto, sarete la coppia più popolare della spiaggia.

Io e il cucciolo abbiamo resistito tre ore, poi io ho notato le orecchie a sventola di Rebecca e lui ha svomitazzato sul pareo della mamma di Giulio. È stato edificante e liberatorio :-)

giovedì 1 aprile 2010

Ore piccole...

Mi sta bene. Ogni, si, mi sta meglio di un vestito nuovo.
Facevo la ganza... Francesco va a letto alle 8. Oh si si, abbiamo il rituale, bagnetto, pappa, coccola e poi subito si addormenta!
Ecco, ora non più. Ora dopo la pappa Francesco non crolla più. Mi rimane attaccato come una cozza in dormiveglia fino alla poppata delle 10 e spesso anche oltre.
Come adesso che, mentre io cerco invano di addormentarmi, sfida a wrestling l'orsetto della buona notte...

lunedì 29 marzo 2010

Piccolo a chi?!?

Francesco cresce. Tanto. E velocemente.

Me ne accorgo dai vestiti. Anzi, me ne sono accorta da subito, quando non entrava nelle tutine zero mesi.

È nato di 53 cm per 3,630 kg. Nei primi tre mesi, è cresciuto mediamente di 1 cm e 300 gr alla settimana.

Nessuna meraviglia quindi che non entrasse nei jeans che gli hanno regalato a Natale (47-53 cm). O che urlasse quando cercavo di infilarlo nel pellicciotto integrale (up to 4kg).
O che sia riuscito a mettere la stessa tutina per un massimo di 5 volte, le prime due troppo larga e l'ultima stretta come una calzamaglia.

Ora, per la cronaca, ha 3 mesi e mezzo, pesa 7,5 kg e veste la taglia 68cm. Ma sto già comprando le cose taglia 74. Di piede porta il 17, ma le scarpe non gliele metto, bastano i calzini.

Io sono d'accordo che il cucciolo sia di taglia grossa, ma penso anche che le taglie dei vestiti per bambini espresse in mesi siano una truffa! Per Prénatal la taglia 68 corrisponde ai 9 mesi! E la 74 a un anno!!!

venerdì 12 marzo 2010

Somiglianze randomiche


In tanti mi chiedono a chi assomigli il cucciolo. In tanti me lo dicono loro, che si vede subito.

opinioni degli altri:
è il ritratto di papangelo
è la mia fotocopia
ha la mia bocca, ma gli occhi di papangelo
ha i miei occhi, ma i capelli sono di papangelo
ha la bocca di papangelo, ma il mento è mio
il naso è di mia sorella
i capelli biondi e lisci sono di papangelo
i capelli ricci e rossi sono i miei
ha le mani grandi come papangelo
ha le dita lunghe come me
ha le spalle larghe come me.
ha le spalle larghe come papangelo.
è alto, come me e papangelo

in merito, ci tengo a specificare che:
A. io e papangelo non ci assomigliamo
B. io non ho i capelli rossi

analisi di cuore di mamma:
è alto, come me e papangelo
le gambe sono lunghe e probabilmente affusolate, sotto i rotoli di ciccia, come le mie
i piedi sono grandi come papangelo, ma puzzicchiano già, come i miei
le mani sono quelle di papangelo, con i polpastrelli morbidi
la testa è equamente divisa: la forma generale è quella di papangelo, grande e rotonda, con una bella fronte spaziosa e il naso con attaccatura alta, ma le narici arrotondate, la bocca carnosa e il mentuccio sono i miei.
gli occhi hanno la forma dei miei e il colore di papangelo.
i capelli sono biondi come papangelo e ricci come i miei. Ok, ancora non sono cresciuti, ma quando cresceranno saranno ricci!

E tutto giulivo, gridava a distesa...

...l'ho presa, l'ho presa!

Come cosa? Ma la stellina rossa dell'archetto sul seggiolone-sdraietta SeaDreams. Finalmente Francesco è riuscito ad arpionarla con la manina e portarsela alla bocca per una bella sbausciata.

Galvanizzato da questo primo incredibile successo, ha ritentato, afferrando al volo anche il pesciolino che suona e la medusina di pezza, tutte belle ciucciate e grondanti saliva anche loro.

Son soddisfazioni per una madre :-)
E così ho anche scoperto che il cucciolo è destrorso. O comunque non è mancino. Va beh, mica tutti possono fare i creativi e poi non è detta l'ultima parola.

In ogni caso, care apine, cominciate a tremare... eh, eh, eh!

martedì 23 febbraio 2010

la vaccinazione

Stamattina il cucciolo è stato bucato. Due volte, perché, recitava il cartello all'ingresso dell'ambulatorio, la regione non consegna i vaccini esavalenti dallo scorso dicembre, quindi i bambini si beccano due iniezioni, la pentavalente + l'anti-epatite B.
Salute! E complimenti alla sanità lombarda.

Ha resistito stoicamente, un mini frignino al momento delle punture e poi più nulla, ha nascosto il faccino nel seno della mamma e ha sofferto in silenzio, come solo i veri ometti sanno fare...
Appena usciti dall'ambulatorio ci siamo fatti una super coccola con contorno di tito e si è addormentato.

Ha continuato a dormire in macchina.
Ha continuato a dormire a casa.
Ha continuato a dormire all'ora della poppata. Uhm...
Si è svegliato con un'ora di ritardo, ha mangiato e si è riaddormentato.
Ha continuato a dormire finché la mamma non l'ha spostato dalla carrozzina nel letto, e toccandogli la gambina gli ha fatto male. Allora si è accorta che ha già una coscia che è il doppio dell'altra ed è rossa come un pomodoro... giù una bella dose di pomata all'arnica, una coccola con tito e si è riaddormentato in 3 minuti.
Ha continuato a dormire nel lettino fino all'ora della successiva poppata.
Ha mangiato e si è riaddormentato...

Speriamo continui almeno fino a domattina, perché se smette di dormire stasera sono cavoli... notturni!


lunedì 22 febbraio 2010

Francesco pensiero: la mamma e il tito

La mamma è bella. La mamma è buona. La mamma è bella e buona.
La mamma mi da il tito. Il tito è la cosa più bella al mondo, insieme alla mamma.
Però la mamma non mi vuole dare sempre il tito. Delle volte mi da un finto tito di gomma, che non esce niente e non sa di dolce. Il tito vero, invece, è dolce. E profuma di buonissimo. E sa anche di buonissimo.
Non capisco perchè la mamma non mi voglia dare sempre il tito vero. Io lo vorrei sempre. Va bene anche il tito finto, quando ho le colichine, ma il tito vero è meglio!

Poi la mamma fa delle cose strane, a volte. Ad esempio, se siamo in camera e c'è buio lei vuole sempre che io sto giù a dormire. Ma se non ho sonno, come faccio a dormire! E poi, mi sembra una perdita di tempo... si dorme tanto bene di giorno, quando andiamo in giro, quando invece siamo in camera vorrei giocare e lei invece spegne la luce e mi mette nel letto. E poi, se non dormo a volte dice che devo farlo per farle un piacere che lei è stanca. Ma se io non sono stanco... non potrebbe dormire lei un'altra volta e giocare con me? Oppure dorma, ma mi lasci il tito. Io di notte con il tito non mi annoio mai...

Delle volte, invece, mi fa stare con papà. Papà va bene, mi fa giocare, mi fa le carezzine. Certo, non ha il tito. Peccato, se ci fosse più tito in famiglia io sarei contento. Ma papà è forte anche così, mi piace stare con papà, a parte quando ho fame. Quando ho fame voglio solo il tito, ma quello vero.

venerdì 19 febbraio 2010

Profumo di bimbo

Non vedevo l'ora di sentirlo, il delizioso e dolcissimo profumo che emanano tutti i lattanti.

Così, appena nato Francesco, ho cominciato ad annusarlo... non sapeva di niente. Niente di niente. Il nulla assoluto.
Va beh, ci vorrà tempo...

Dopo qualche giorno ho imparato a riconoscere l'odore del pannolino sporco di pipì: mandarino acido.

Poco dopo essere tornati a casa, abbiamo imparato a distinguere anche l'odore del pannolino sporco di pupù, che papAngelo ha correttamente etichettato: caprone.

Dopo circa un mese, è arrivata l'acne del lattante, dall'inconfondibile odore: cane bagnato.

Poi, è stata la volta della crosta lattea, o dermatite seborroica, inequivocabilmente: taleggio.

Allora, sto profumo di bimbo, arriva o no???

martedì 2 febbraio 2010

Francesco-pensiero: le apine.

Apine. Sopra di me, al mattino.

Il mattino ha l'oro in bocca. E le apine sopra il lettino.
Grazie mamma che ogni mattina mi fai girare le apine davanti al naso.

Quando ero piccolo... tre settimane fa, più o meno, sono comparse dal nulla. Le ha montate papà. Mi facevano anche un po' paura.
Ora invece le conosco bene. Non fanno paura. No no.

Belle apine. Carine. Colorate. Tra tutte una... apina verde. Tu, che sei verde. Lì sopra, svolazzi tranquilla, con le alette blu. Le tue alette leggere e trasparenti. Una è piegata in fuori. Blu e piegata in fuori. Apina verde che voli proprio sopra la mia manina. Mi allungo mi allungo, ma non ci arrivo. Non ancora.

Mi manca pochissimo. E quando arrivo a prenderti, apina verde, tu, la tua aletta in fuori, le tue sorelline apine e tutto l'alveare... oh si, non vedo l'ora. Manca pochissimo, apina verde, tu non muoverti, svolazza tranquila, quando ti prendo, te la metto a posto io l'aletta...

lunedì 18 gennaio 2010

Segnali di fumo senza arrosto, ovvero: l'amore genitoriale si riconosce dalle rinunce.

Ci avevano detto al corso preparto (centinaia di ere geologiche fa) che l'amore genitoriale ci mette un po' di tempo per maturare, da qualche giorno a qualche settimana.

Ora, partendo dal principio che il neurone si sia assestato su un equilibrio stabile, benché probabilmente non ottimo, ritengo che il sentimento che lega me e PapAngelo al piccolo personaggino odoroso (tralasciando il "di cosa") sia completo.

Per capirlo, basta analizzare le cose a cui abbiamo rinunciato in questo primo mese senza battere ciglio:
1. Le nostre cenette tet-a-tet
2. Leggere a letto prima di dormire
3. Dormire una notte di sonno filato e senza luci accese
4. I film su Sky
5. Il parrucchiere (questo vale solo per me...)

ma soprattutto. ...

6. Vedere avatar al cinema in 3D.
Ecco, una cosa simile la fai solo per amore incondizionato :-)

domenica 17 gennaio 2010

Milking in the night

Sono giorni che penso, mono neurone permettendo, a cose che mi piacerebbe raccontare nel blog... ma non ho mai il tempo di mettermi al computer.
Ieri notte, verso le 4, ho avuto l'illuminazione: la poppata notturna!
Il cucciolo fa minimo 3 poppate di notte, di cui almeno una in stato di semi-incoscienza. Ecco quando posso scrivere!
Così ieri notte ho cominciato a scrivere questo post con il fido g-phone, o almeno ci ho provato. Poi Francesco...

Francesco: "chomp chomp chomp alluuuung stap! "
MammaGioia: "No piccolo, è troppo presto per staccarti, devi mangiare di più se no non stai sazio fino alle 7. Adesso ti riattacco, su da bravo. "
F: "chomp chomp chomp zzzzzz"
MMG: "Cucciolo, non addormentarti, su su, solletichino piedini, stropiccino ditine, massaggino orecchie..."
F: "chomp chomp ... pause … chomp chomp … pause ... chomp chomp alluuuuuung stap! "
MMG: "piccino, che c'è? Ruttino? Ecco ti tiro su, colpetti sulla schiena e vediamo se …"
F: "BBUUOOUUOOOUUOOORRRPPP! zzzzz..."
MMG: "no, aspetta, manca il secondo tempo, dai, altri 10 minuti, per amor mio, vuoi?"

Ok, pessima idea, ma sulla carta sembrava promettente, no?

giovedì 7 gennaio 2010

C'è una luce in fondo al tunnel? Si, è un treno...

...che punta dritto verso di noi e ci sta per travolgere a più di 300km orari, riducendo i nostri poveri corpicini in polvere.

Ecco, questa era l'unica cosa veramente utile che avremmo dovuto leggere/ascoltare/scoprire nelle ultime settimane di quella che è stata una gravidanza idilliaca. Già, idilliaca, ore e ore di dolce far niente... e chi se la ricorda più oramai!

A scanso di equivoci chiarisco subito: Francesco è la cosa più bella che potesse arrivarci, meglio anche di un meteorite da 40 kg d'oro zecchino in mezzo al prato del giardino. [NdA per la Dea Bendata: l'accadimento di una cosa non esclude necessariamente il verificarsi anche dell'altra, eh?]

Ciò non ostante (o si scrive tutto attaccato?)... ho perso il filo del discorso.
Ecco, il primo effetto della maternità è una gioia incontenibile, che sprizza da tutti i pori, una felicità che non si può raccontare se non buttando in uno shaker un bel pizzico di incredulità, una cucchiaiata di stupore, due bicchieri di sorriso stampato, una manciata di capogiri e 4 dosi doppie di euforia pura. Mescolate bene, versate in un bicchiere ghiacciato e guarnite con cioccolatini fondenti al peperoncino.
Il secondo effetto della maternità è l'azzeramento totale dell'attività neuronale. E non raccontiamoci balle, non c'entrano niente le notti insonni (che cmq arriveranno a brevissimo giro di posta) o la depressione post partum, quello di cui parlo è un rimbambimento puro, lobotomia totale, incapacità di distinguere l'acqua calda da quella fredda, ma anche dal budino al cioccolato. Una forma arcaica di ebetismo che travolge immediatamente dopo aver incrociato gli occhi del proprio bambino per la prima volta.

Io non ho fatto eccezione. I miei pensieri quando ho visto per la prima volta il piccolo Francesco sono stati, nell'ordine:
1. ehm, e questo chi è?
2. oh, mio dio... quella cosa in mano all'ostetrica è un essere pensante, senziente, autonomo... insomma una creatura. un uomo. un essere umano totalmente indipendente.
3. ehi, un momento, là dentro doveva esserci un piccolo me o un piccolo angelo, cercate meglio, avete tirato fuori quello sbagliato!

a questo punto ha aperto gli occhi, blu scuri come l'oceano (no, non ditelo anche voi, vi prego, lo so... mi farò una maglietta con scritto: si, lo so, poi cambiano, me ne farò una ragione.) e non ho capito più nulla, zero totale, l'unico pensiero che riuscivo a focalizzare fino a quando non me l'hanno portato in camera da letto è stato: "qualcuno ha detto ad Angelo che sono qui?"

Cmq: i neuroni stanno ricominciando a marciare (o a marcire, dipende dai punti di vista...), il sonno comincia a farsi sentire, Francesco tutto sommato è un angioletto di bambino, dorme abbastanza, salvo qualche colichetta, mangia in continuazione, scarica. Tanto anche. Ma dicono che sia un buon segno.
Ah, e cresce anche... abbigliamento 1 mese è già stretto.
Inizia ad essere interattivo: osserva le cose, ascolta le voci e la musica. Fa le coccole con papà. Con me no, al momento il mio ruolo è quello di una gigantesca tetta, a cui restare attaccati il più a lungo e spesso possibile, con un po' di mamma intorno. Basta sentire la mia voce, vedere la mia sagoma, sentire il mio odore e zac, scatta la chiamata alla riscossa.

Riuscirò a edificarmi da questo ruolo di mucca? Forse no. Forse è un contrappasso. Ho bevuto troppo latte da piccola e adesso devo espiare al grande dio della bovinità...

Queste ed altre inconsistenti riflessioni a casaccio, prossimamente su questo blog.