mercoledì 29 settembre 2010

back to work

Ricomincio a lavorare di mercoledì. 4 ore. Poi 6 ore giovedì. Venerdì c'è sciopero dei mezzi. Poi il w-e.
Inserimento graduale, come al nido.

Stamattina prendo il treno, puntualissimo. Cominciamo bene! Poi la metro è bloccata. Ah, ecco, mi pareva...

Compro la focaccia da sgranocchiare durante il lavoro. Alle 13.30 esco, vado a prendere la nonna in stazione. Poi vado a casa. Stasera seconda uscita a due con papAngelo dalla nascita del cucciolo.

Welcome to the wonderful Land of Oz.

martedì 21 settembre 2010

cucciolo evolution

Il cucciolo evolve.

Due giorni prima del nido ha fatto il suo primo sculettante gattonamento. Adesso fila via come una saetta. Si arrampica ovunque per tirarsi in piedi. Bordeggia da un capo all'altro di qualunque muro/mobile/tenda di casa. Si impunta per farsi sorreggere con due dita e comincia a correre in direzioni varie ed eventuali.

Smonta giochi, apre cassetti, vuota scatole, rovescia cestini. Ma con metodo... E' anche il più veloce afferratore di cellulari/cordless/telecomandi che si sia mai visto in casa.

Ha 5 denti: due incisivi inferiori spuntati a fine luglio, un incisivo laterale superiore spuntato due settimane fa e altri due incisivi superiori in fase di spuntatura. O spuntamento... cmq, con questa acuminata dotazione, sgranocchia ferocemente cantucci di pane, biscotti, tagliolini di mela, cubi di legno colorati e, se riesce a prenderle, le infradito della mamma.

Parlare, però, non se ne parla. Ha fatto una prova generale di lallazione (mhmhaemhaemhae) durante un picco di febbre e malessere (maledetti incisivi superiori...), ma poi il nulla assoluto. Continua a comunicare con vocali e finti colpi di tosse. E va beh... anzi, "hehee ohoo".

e se invece...?

Sono una brava mamma? Continuo a chiedermelo. Cerco di fare di tutto per esserlo. Cerco di rendere la vita del cucciolo il più felice possibile. Cerco di stimolarlo a fare nuove scoperte. Cerco di aiutarlo a sviluppare le proprie attitudini. Da manuale.

Papangelo dice che sì, sono una brava mamma. Ed io gli credo, perché Papangelo è un ottimo osservatore.

Il cucciolo va al nido. So che mentre lo lascio piange, ma dopo poco la dada Francesca lo coccola e lo consola. O lo distrae con un giocattolo... il risultato è lo stesso. So che durante il giorno gli manco tantissimo e mi cerca spesso. So che a volte scoppia a piangere da solo, ma la dada Francesca lo consola di nuovo e smette. So che non socializza con gli altri bambini, che è continuamente distratto dai giochi e dai giocattoli, che è circondato da stimoli visivi e uditivi per non pensare alla mamma. Eppure...

Eppure non ho la benché minima traccia di un senso di colpa. Anzi, per me sapere che non è in casa e che fino alle 4 di oggi pomeriggio posso rilassarmi e fare quello che voglio, è una gran liberazione. Ma grande grande grande. Un senso di libertà che mi fa venire voglia di ridere da sola, mentre sorseggio una tisana o mangio una pesca.

So che lui soffre (almeno un po') e fa un po' male anche a me, quando lo lascio. Eppure non riesco a non essere entusiasta del mio tempo ritrovato. Sono una madre degenere? Forse, non so. Forse però no.

giovedì 2 settembre 2010

qualcuno volò sul nido del cucciolo

Lunedì il cucciolo comincia il nido. Stasera siamo andati a conoscere le dade, a rivedere le sezioni, i giochi, a parlare dell'approccio educativo, delle abitudini del cucciolo, eccetera. Tutto molto bello. Davvero.

Il nido è la scelta migliore per il cucciolo. Molto più stimolante che stare con una tata o sempre con me. Lui poi adora stare con gli altri bambini, giocarci, toccarli, ciucciarli... Il nido è una benedizione anche per me, che ricomincerò ad avere una vita autonoma (o quasi). Potrò finalmente aver cura di me... banalmente una manicure, una messa in piega, un massaggio. Leggere, fare commissioni in autonomia, cucinare cose che non vanno frullate. Potrei anche ricominciare a fare le crostate, una volta ogni tanto. Il nido è una benedizione. Viva il nido. Viva il nido. Viva il nido.

Me lo ripeto ogni giorno. E ci credo veramente.
Ma già so che sarà durissimo mollare il cucciolo lì, che mi guarderà con gli occhioni da megalo-cornea lacrimando. O forse sarò io a guardarlo con il cuore piccolo piccolo mentre gattonerà felice verso i giocattoli della sua sezione.

Sarà durissimo. Mi sbranerà il cuore. E' la cosa migliore. Sono felice.