lunedì 14 dicembre 2009

Buoni propositi.



Ogni giugno, quando finiva la scuola, partiva il rito del buon proposito per l'anno successivo.

L'anno prossimo mi impegnerò di più. Sicuro. Vedrai, partirò subito con il piede giusto. Sarò determinata. Farò, vedrò, studierò... eccetera eccetera.

A giugno i buoni propositi venivano facili... mancavano tre mesi alla messa in pratica. Tre mesi di mare, piscina, gite, vacanze, motorino, uscite con gli amici. Tra tre mesi studierò di più, farò sport, ricomincerò le lezioni di pianoforte, imparerò un'altra lingua, farò volontariato nel sociale, combatterò la fame nel mondo ecc ecc ecc. Un po' come la dieta che comincia sempre lunedì prossimo.

Finché non arriva lunedì... o nel mio caso, finché non arrivava settembre.

A settembre tutto diventava dannatamente più complicato. Con i buoni propositi di settembre non si scherzava: ci sei, è il tuo turno, adesso lo devi mettere in pratica, ragazza mia! Ti impegnerai? Lascia perdere il futuro: ti impegni di più adesso. Hic et nunc. E non dirmi che dopo tre mesi di gozzoviglie non ti ricordi cosa vuol dire...

Di nuovo, a tanti anni dalla fine della scuola siamo allo stesso punto.
Dopo mesi di buoni propositi su come crescere ed educare al meglio il piccolo Francesco, è arrivato settembre.
Adesso non posso più nascondermi dietro un dito.
-> Il bambino non dormirà mai nel lettone. Però, tenerlo in mezzo a noi, per giocare ogni tanto la sera...
-> Se il bambino fa i capricci, bisogna ignorarlo e lasciarlo nel lettino o sulla seggetta. Si, ma magari, i primi mesi, non sono proprio capricci, no?

Ecco, non so se si afferra il concetto, forse non mi sono capita tanto bene nemmeno io. Comunque vada, adesso si balla...

3 commenti:

@ngelo ha detto...

possiamo cominciare con un ballo lento? O parte subito la mazurca??

dottorgioia ha detto...

Chiedere è lecito, concedere... è facoltà del principino :)
ma noi due assieme siamo imbattibili!

piripicchio ha detto...

Cari, cari quasi neo genitori, fatevi dire qualcosina da parte di chi, fino a 8 mesi fa, era imbottito di buoni propositi, solidi princìpi morali e sapeva tutto delle ultime teorie in fatto di allattamento, puerperio, educazione e chipiùnehapiùnemetta.
Allora.
Mi dispiace dirvi che non si inizia con un ballo lento.
Nemmeno con una mazurca.
Diciamo che si inizia con un rock indiavolato e metallico che andrà ad infierire sin dal primo momento sulla vostra psiche e sul vostro fisico.
Tutto ciò che avete immaginato/programmato/progettato non servirà a nulla (consiglio di preparare una pira per gli eventuali manuali sui bambini che avrete acquistato negli ultimi mesi), i princìpi morali verrano dimenticati dopo la prima notte e tutta la vostra immaginazione non riuscirà a cavare un ragno dal buco per almeno un mese.
Ma non preoccupatevi: verranno in soccorso altre risorse, altre idee, altri propositi rimasti sopiti nel vostro inconscio da tempo immemore e vi sosterranno in tutto e per tutto.
Ce la farete, con amore e pazienza e tanta, tanta buona volontà.
L'unico libro che mi sento di consigliarvi perchè è VERAMENTE utile è IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI NEONATI di Tracy Hogg.
Per il resto, ripeto, in bocca al lupo: state per affrontare l'esperienza più emozionante, esaltante, devastante di tutta la vostra vita (a meno che non siate astronauti e abbiate fatto un viaggio sulla Luna o su Marte).
Un abbraccio forte, Maddalena il Topolo e il Maritozzo.